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sabato, Aprile 12, 2025

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Scarlett Johansson … Mi piace la sua voce

Ma è la sua voce? Quale valore aggiunto può avere un messaggio se riferito dalla voce della protagonista si Lost In Traslation? Almeno per chi comunica solitamente in lingua inglese tanto da riconoscerla spontaneamente l’effetto deve essere unico. Esser pervasi da fonia, leggere accentuazioni, fascino delle palatali e delle fricative se enunciate dall’immensa Scarlett Johansson … Deve fare un certo effetto se a consigliare la strada giusta come la soluzione a un’equazione sia la voce dell’attrice. O almeno una voce molto somigliante.

Perché il busillis sta tutto qui. La grande attrice americana si è indignata per la tipologia di voce utilizzata dall’Intelligenza Artificiale nei suoi servizi vocali, molto somigliante alla sua. Ma non la sua. – Quindi rende un’informazione importante in più: con i sistemi dell’intelligenza artificiale si può emulare con grande riuscita anche la voce di una persona tanto da confonderla e ciò può ingenerare confusione o truffe vere e proprie

E il fatto di vedersi rubare la voce per dare indicazioni su ogni cosa mette in apprensione. Informazioni sulle quali non si ha alcun controllo. E se una persona indotta in errore dall’intelligenza artificiale se la prendesse con Scarlett Johansson perché ha seguito il consiglio solo perché l’ha ascoltato con la sua voce? No! Un malinteso che non può durare! Era chiaro che Scarlett Johansson dovesse opporsi oppure essere considerata complice nel sottile raggiro, quindi diventare vertenza.

Grandi scuse. Quindi, da parte della parte della società sviluppatrice di ChatGPT una remissione del peccato con la sospensione del male cagionato alla star. Non era stato sufficiente il suo gran rifiuto a cedere i diritti sua fonia. L’Intelligenza Artificiale è intelligente anche in questo. Riesce a raggirare l’ostacolo e formarne un’altra molto simile. Che nella demo in chatbot la voce sia stata ripresa tale e quale, per la grande indignazione dell’attrice, appare un dato indiscutibile. Ma, sul fatto, come si può avere certezza dell’originarietà della fonte di emissione di un condensato di suoni quale è quello formulato da una voce? Di fatto, però, tutto è andato in mano e dopo in voce agli avvocati. Ed ora dovranno fare altrettanto, mani e voce, i giudici.

OpenAI si difende dicendo che quella voce non è quella dell’attrice ma ricavata da un’altra voce che si è prestata. (Meno grave se invece la voce sia stata totalmente ricavata e risultato di una selezione a campione?). Quindi l’uso di quella voce è stato sospeso. La voce sarà totalmente rimodulata.

Quindi chi si aiutava in sue personalissime fantasie con la voce dell’attrice dovrà diversamente arrangiarsi.

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