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mercoledì, Aprile 16, 2025

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Si lamenta anche Black Rock. Il suo amministratore delegato Larry Fink dice senza mezzi termini che gli Stati Uniti sono già in recessione. Quale voce grossa può fare un presidente col suo popolo che già è in sofferenza per gli effetti della sua politica economica?

I dazi quindi sarebbero già andati al di là delle previsioni, conferma Fink. Solo per dire che la crisi non si avverte solo nell’ambito del grande mondo finanziario che finora non si era mai lamentato perché aveva guadagnato molto. A piangere sono le persone comuni e tutto è percepibile al sentimento della gente.

Sono a rischio i risparmi di milioni di persone ordinarie. Sempre il punto di vista della persona che non frequenta ambienti sociali ma recepisce l’andamento dell’economia sempre e comunque come numeri. E questi numeri danno incertezza e ansia. Dubbi sull’andamento futuro dei mercati però sono i tempi che più attanagliano l’amministratore.

Questa crisi si pone come acceleratore a un momento di passaggio che era di per sé già critico. E questa mossa dei dazi appare come l’ultima delle operazioni da effettuare per ingegnare una politica di mantenimento.

Ma a dare uno scossone ora è anche la prevedibile risposta cinese che intende rispondere pan per focaccia agli americani con altri dazi ancora più forti. Si è innestata una guerra commerciale che i settori già in affanno proprio non volevano.

Quindi di tutta risposta la Cina rialza controdazi sui beni Usa dall’84% al 125%. Risponde così dicendo anche che di ignorare il gioco sui numeri fatto dagli Stati Uniti.

“Considerato che, con l’attuale livello tariffario, non vi è alcuna possibilità di accettazione da parte del mercato per i prodotti americani esportati in Cina” – la risposta chiara e netta. Non si procede per perifrasi in ambito di controversie tra grandi paesi su questioni sostanziali.

Quando si parla di grandi numeri tra grandi paesi portatori di enormi interessi è chiaro che la reazione in opposizione all’azione non è mai uguale ma sempre superiore. E a questa scatterà un’altra reazione. Fin quando si supera la soglia di dolore.

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